Ho iniziato la mia carriera lavorando nelle scuole: mi sono occupata di adolescenti difficili e con comportamenti a rischio; studenti con DSA e altri BES e portando avanti progetti di inclusione scolastica, soprattutto riguardo la disabilità, disturbi del neurosviluppo e abbandono scolastico.
Successivamente mi sono iscritta alla Scuola Bolognese di Psicoterapia Cognitiva (SBPC) e ne ho conseguito il diploma nel Novembre del 2024. Ho iniziato quindi l’attività di libera professione e a svolgere tirocinio in ASL Toscana per il Dipartimento di Salute Mentale (CSM).
Svolgo anche attività di formazione sia nelle scuole che per Master specifici, supportando i docenti, i genitori e tenendo corsi di Psicologia dello Sviluppo, avendo veramente a cuore il benessere e la salute psicologica di bambini e adolescenti.
Il mio approccio si fonda sui principi fondamentali del Cognitivismo e del Costruttivismo: da una parte vi è la concezione che assimila la mente umana ad un software, in grado di ricevere, elaborare e restituire informazioni provenienti dall’ambiente circostante. L’esperienza diretta diventa quindi fondamentale per la comprensione della mente umana, unitamente ai vissuti personali che racchiudono pensieri, emozioni, ricordi ecc..
Il metodo cognitivista si concentra quindi sul riconoscimento e sulla modifica di pensieri e schemi disfunzionali che possono essere fonte di vari disagi psicologici.
Dall’altra parte, l’approccio Costruttivista prevede che questa esperienza diretta sia costruita dal soggetto stesso attraverso i suoi significati personali e il suo modo di organizzare gli eventi di vita. Ha come scopo quello di arrivare a conoscere il valore che le persone attribuiscono alla propria esperienza, così che, riconoscendo i propri schemi mentali, possano riprendere ad agire, ripensare e migliorare le proprie modalità di interpretazione della realtà.
Il mio non è un approccio prescrittivo o interpretativo, ma cooperativo, dove io sono esperta del metodo e il paziente è o diventa esperto di sè stesso!
La mia mission è portare il paziente ad un sempre maggiore grado di conoscenza e consapevolezza di sé così da poter affrontare al meglio le vicissitudini della quotidianità, fornendo gli strumenti adatti, più o meno tecnici, per fronteggiare tematiche e situazioni delicate.
















